visita guidata ore 19 | concerto ore 20
Associazione Maria Malibran
CANTATE SPEM VESTRAM
A partire dalla prima metà del Cinquecento sorsero a Napoli i primi istituti musicali con scopi benefici. L’intento era quello di dare una casa ai bambini abbandonati, soprattutto dopo grandi carestie come quella del 1589, e di dar loro un’educazione finalizzata ad una occupazione come artigiani. Gli allievi venivano anche istruiti al canto, collegato alle funzioni religiose della cappella cui s’intitolava il Conservatorio. Durante i secoli XVI e XVII, anche grazie allo sfarzo della corte dei Vicerè spagnoli, si attivò una committenza musicale che non ebbe uguali in Europa, a cui fu garantita una adeguata risposta proprio grazie all’intensa attività dei Conservatori, le cui compagini di giovinetti furono impiegate nelle festività ecclesiastiche, nei funerali, durante il Carnevale, nelle feste di Corte e nelle case dei nobili. A questa tradizione si ispira il programma musicale dedicato alla sacra immagine della Vergine Maria – qui raffigurata nel meraviglioso affresco della Madonna del Latte – cantillato dalla purezza della voce bianca con l’intento di divulgare la magnifica potenzialità espressiva del canto unito alla preghiera attraverso i secoli, nella chiesa il cui convento dal 1826 è la sede definitiva degli antichi quattro conservatori di Napoli, oggi riuniti nel prestigio del nome di San Pietro a Majella.
J. da Todi (1236 circa – 1306) – Ave Donna Santissima
J. Desprez (1450 circa – 1521) – Ave Maria
G. da Palestrina (1525 – 1594) – Jesu Rex Admirabilis
G. F. Anerio (1567 – 1630) – Io dicea l’uno
J. Arcadelt (1504 circa – 1568) – Ave Maria
F. Poulenc (1899 – 1963) – Litanies à la Vierge Noire
W.A. Mozart (1756 – 1791) – Ave verum corpus
J.S. Bach (1685 – 1750) – Jesu bleibet meine freude
O. Gjeillo (1978*) – Ubi caritas
Gen Verde – Benedetta tu fra le donne
P. Mascagni (1863 – 1945) – Ave Maria
M. Reger (1873 – 1916) – Ninna Nanna
A. L. Webber (1948*) – Pie Jesu
Pueri Cantores Montemurro – ensemble voci bianche
Francesco Aliberti – organo
Raffaella Ambrosino – direttore
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