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Porta Capuana

S. Caterina a Formiello

S. Caterina a Formiello

Un’isola di speranza nel cuore di Napoli antica

10 Ottobre 2014

Don Carmine Amore riferimento del progetto
Roberto Gaudino coordinatore del team di lavoro

La chiesa di Santa Caterina a Formiello si trova accanto a Porta Capuana proprio di fronte al Castello, l’imponente porta di accesso della città edificata nel 1484, dove confluivano le più importanti strade di comunicazione dell’epoca, e rappresenta per i quartieri circostanti un punto di riferimento fondamentale. 

Una sorta di isola della speranza, soprattutto per i giovani che, attraverso speciali iniziative a loro rivolte, trovano un’occasione di evasione e formazione utili ad allontanarli da una realtà umana spesso sofferente. Corsi di calcetto per i bambini di strada, oratorio estivo di tre settimane di cui due organizzate al mare, un laboratorio teatrale; ma anche servizi di assistenza agli anziani, mensa dei poveri durante la Quaresima e un attivo centro Caritas. L’animatore principale, l’organizzatore, l’anima di queste attività è padre Carmine Amore , coadiuvato da un nutrito gruppo di collaboratori, in gran parte giovani, appunto.
Uno di questi, Roberto Gaudino, coordina il gruppo di lavoro che sta operando nell’ambito del progetto “Canta, suona e cammina” nell’allestimento e preparazione di una delle sei bande musicali composte da bambini che rappresentano il focus dell’iniziativa socio-culturale promossa da Curia e Regione Campania.

Sociologo e “appassionato di musica” Gaudino si dice felicissimo di potere dare il suo contributo potendo stare a contatto con i più piccoli, “un’esperienza che mi arricchisce – afferma – grazie al loro travolgente entusiasmo”. “

All’arrivo degli strumenti( trombe, sassofoni, tromboni, corni e percussioni) un’esplosione di felicità!

Un’attività che i musicisti in erba hanno preso con molta serietà.

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